Indice
- Copertina e Premessa
- Pagg. 01-06
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- Pagg. 09-10
- Pagg. 11-12
- Pagg. 13-14
- Pagg. 15-16
- Pagg. 17-18
- Pagg. 19-20
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- Pagg. 23-24
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- Pagg. 37-38
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- Pagg. 59-60
- Chi era Mastru Predischedda
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primi sei del Ceppo quel suo ultimo e settimo atto di misericordia, gli avrebbe ora detto, condividendone perfettamente il pensiero, come qualmente in quella fatta specie, sarebbe stato il caso di aggregare a meraviglia, a quelle fonti così provocantemente turgide e abbondanti, anche quegli altri fraticelli del genere di quelli che, senza malignazione di sorta, si erano messi e schierati li sotto la sua ala e protezione!…
— Acriores ti piccata! — ripete più forte e a più riprese, volendo così che quella mezza dozzina di madri, colta a volo la sua casta e discreta allusione, sentissero e vedessero come ben a ragione — pur rimanendo estranei gli altri — se ne fosse andato in solluchero.
Apertasi quindi e poscia la strada sui bianchi e soffici strati della neve, dove già era stato da altri passanti segnato uno stradello o sentiero, ne menò, spurgandosi nuovamente e come soleva far sempre in preparazione di simili cose, al sancta sanctorum; donde, avendo visto comparire ben sazia e rubiconda un’altra brigata di buontemponi alla sarda, non poté fare a meno, da padrone quasi spodestato, di apostrofarli per celia come si addiceva e conveniva al suo grado; mentre coloro, in silenzio, col solo viso che rideva in pelle, rivolgevano laconicamente a lui ed ai compagni un cortese saluto.
— Malaiana bor iucata! Abbisumeu chi non non d’azzes codiau! — disse loro, guardandoli per traverso ed in tralice, con una specie di contrassegnato rimprovero.
Di sorpresa in sorpresa.
Potuti entrare dopo questo nuovo incontro nella cucina, ch’era per quell’ultima casa come il salotto o la sala d’aspetto per non dire il luogo stabilito e più acconcio a ricevere della gente per bene e dei signori; visto quì pendere da un graticcio affumicato non so che salsiccie giunte di già a buon tiro, si fermò davanti a quelle, col muso per aria, con una posa così caratteristica e colle gambe così aperte e divaricate da sembrar ivi colpito negli arti da una improvvisa paralisìa. E proprio qui, in