Indice
- Copertina e Premessa
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- Pagg. 07-08
- Pagg. 09-10
- Pagg. 11-12
- Pagg. 13-14
- Pagg. 15-16
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- Pagg. 57-58
- Pagg. 59-60
- Chi era Mastru Predischedda
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lui spento per le vie di Nuoro? Allorchè qualcuno, designato espressamente quale suo esecutore testamentario, posando con un rimbombo tombale il cappello sul suo feretro, avrebbe proferito, come incominciamento delle cose e per restar meglio in carattere, la celebre frase: ,,liete arrideanle le speranze!“ fra la commozione gli scompisciamenti ed il pianto generali?...
Un uomo siffatto... che scherza e vuol ridere dopo la sua morte; che scrive tra le sue odi strabarbare i versi per Fileddu ed il Neo di Stefanina, nonché tra i molti componimenti sperduti o trafugati quell’ altro sul Dazio consumo, dov’entrano in funzione oltre che il Burchiello alcuni altri personaggi trattati da lui al vero e con una verve sorprendente, non può rappresentare, come molti miseri mortali, un semplice numero ed un foglietto d’anagrafe per il becchino.
Per me, sia ch’ egli si vesta da frate od in borghese,; che intraprenda, contati i soldi, dei viaggi di piacere in Italia o all’ estero e fino a Tunisi, indossando il barracano dell’ arabo o il fez del Turco, resta e resterà sempre scolpito come il tipo più intelligente e raro che abbia avuto, nel vero senso della parola ed in questi ultimi tempi, la città di Nuoro.
Godette e concepì la vita nella sua vera e non larvata idealità. Nei momenti lucidi di passione, quando questa si riscaldava al sole, era, come dicevo, d’un fascino irresistibile; senza mai s'intende, collocarvi, come tant’altri, l’intrusione d’alcuna bugiarda scuola o maniera.
Qualche volta, anche quando sembrava cadere nel- l'avvilimento o nell’ipocondria che lo rendeva qualcosa temibile all’aspetto, ringiovaniva e rientrava dirò cosi nel suo naturale mimetismo, allorchè Nanneddu Veracchi, uno dei suoi più cari amici ed il più fedele interprete di quel suo inno ,,Sa bida“, glielo cantava ancora — nelle ore piccole — sotto il balcone incipollato dell’ Americana, dove spesso, credendosi nel tutto dimenticato, si affacciava a contemplare il corso...; e dove anche, servendogli
opportunamente quel sito inesplorato da ripostiglio segreto per ogni sua piccola cosa o provvista, soleva pure istoriare